“La Biblioteca di Mezzanotte” di Matt Haig non è solo un libro, è un’esperienza. Un viaggio emotivo e filosofico che cattura il lettore fin dalle prime pagine e lo accompagna in una riflessione profonda sul senso della vita, le scelte e i rimpianti. Un romanzo brillante che si merita un solido 9 su 10.
Matt Haig ci regala con “La Biblioteca di Mezzanotte” (titolo originale “The Midnight Library”) un romanzo che è allo stesso tempo una riflessione profonda sull’esistenza e una narrazione avvincente e ricca di speranza. Il libro si concentra sulla vita di Nora Seed, una donna che, di fronte a una serie di fallimenti e delusioni, decide di porre fine alla sua vita. Ma invece di trovare la fine, Nora si ritrova in un luogo magico e surreale: la Biblioteca di Mezzanotte.
Questa biblioteca, gestita dalla sua vecchia bibliotecaria scolastica, la signora Elm, non è un luogo qualunque. Tra i suoi scaffali, Nora ha la possibilità di esplorare le infinite versioni della sua vita che avrebbe potuto vivere se avesse fatto scelte diverse. Ogni libro rappresenta un’esistenza alternativa, un percorso che Nora avrebbe intrapreso se avesse detto “sì” invece di “no”, se avesse seguito una passione invece di un’altra, se avesse preso quella decisione apparentemente insignificante che, col senno di poi, avrebbe cambiato tutto.
Haig affronta con delicatezza e intelligenza temi universali come il rimpianto, il senso di colpa, la ricerca della felicità e il significato della vita. Mentre Nora salta da una vita all’altra – da rockstar a glaciologa, da nuotatrice olimpionica a filosofa – scopre che ogni esistenza, per quanto brillante possa sembrare dall’esterno, porta con sé le sue sfide e le sue imperfezioni. Questa esplorazione le permette di comprendere che la perfezione non esiste e che la felicità non è un punto di arrivo, ma un processo, un modo di affrontare la vita stessa.
Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è la sua capacità di essere profondamente filosofico senza mai risultare pesante. La prosa di Haig è scorrevole, intrisa di un umorismo sottile e di una profonda empatia per la condizione umana. Le esperienze di Nora, pur nella loro straordinarietà, risuonano con il lettore comune, portandolo a riflettere sulle proprie scelte e sulle infinite possibilità che la vita offre.
“La Biblioteca di Mezzanotte” è un inno alla resilienza e all’accettazione di sé. È un promemoria che, anche nei momenti più bui, esiste sempre la possibilità di ricominciare, di trovare un nuovo scopo e di apprezzare la vita che si ha, con tutte le sue sfumature. Un libro consigliatissimo a chiunque si senta perso, a chi cerca un po’ di speranza o semplicemente a chi ama le storie che fanno riflettere e, allo stesso tempo, scaldano il cuore.
votazione (9/10)